PEC e CEC PAC: un po’ di chiarezza

La Posta Certificata e la CEC-PACOccorre fare un po’ di chiarezza in merito ai servizi di posta elettronica certificata sopratutto in seguito al nuovo servizio lanciato dal ministero della Pubblica istruzione. Il servizo gratuito del Ministero, inaugurato verso la fine del mese di Aprile non è, in realtà, come erroneamente pubblicizzato ovunque, un servizio di Posta Elettronica Certficata ma si tratta in realtà di un servizio ridotto, detto CEC-PAC (Comunicazione elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e Cittadino).

La Posta Elettronica Certificata

La PEC (quella vera) è nata con il Decreto Legge 185/08, successivamente convertito in legge dello stato (Legge n.2 del 28/01/2009) e garantisce a privati ed aziende invio di posta elettronica con valore equivalente a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Per la gestione e l’erogazione di questo servizio esiste un unico registro di società autorizzate (CNIPA).
Con la legge n.2 già citata è in vigore l’obbligo per tutte le aziende, professionisti e pubblica amministrazione, di dotarsi di questo servizio. La PEC viene riconosciuta come una vera e propria “Sede Legale” della società, in versione virtuale.
L’obbligo di dotarsi di una casella PEC è valido da subito per tutte le nuove aziende, è attivo dal 29 novembre 2009 per tutti i professionisti e sarà valido (ultima scandenza) dal 29 novembre 2011 per tutte le società

La CEC-PAC

La Cec-Pac è invece un servizio molto più ridotto. Consente infatti la comunicazione esclusivamente fra soggetti privati e la Pubblica Amministrazione ma non permette la comunicazione fra azienda e azienda o fra privati. Le CEC-PAC può integrare la PEC, come strumento aggiuntivo, ma non la può sostituire in termini di funzionalità o valenza legale.

Il lancio di questo servizo è stato piuttosto confuso ed ha generato parecchi dubbi e valutazioni errate in merito alla sua valenza ed alle sue possibilità. Inoltre risulta essere proprio la pubblica amministrazione (da non credere vero?) uno fra i settori più indietro per quanto riguarda l’adozione dello strumento PEC. Strumento che ha indubbiamente buone prospettive di crescita e che permetterebbe un notevole snellimento di molte procedure burocratiche ma che, per funzionare, ha bisogno della collaborazione di tutti e delle istituzioni in particolare.

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