Pregiudizi e paure riguardo la vendita online

L’ecommerce è un settore in continua crescita anche in Italia. Non è più un lusso per pochi e le persone che acquistano online sono sempre più numerose e meno diffidenti. Tuttavia esistono ancora alcuni preconcetti sull’ecommerce, duri a morire, che vengono tirati in ballo quando si parla di vendere online in maniera professionale.

Per prima cosa, spesso di associa il cliente medio ad un’entità incontentabile: secondo alcuni pregiudizi vorrebbe la stessa ampiezza di prodotto su tutti i canali. La realtà invece è ben diversa: l’utente vuole sì un’ampia gamma di prodotti, ma gli interessano anche i prezzi competitivi. Sul web vige la regola del “self-service” e quindi – forse – è meno apprezzata la consulenza, che invece è fondamentale in un negozio fisico.

I negozi tradizionali spesso risultano totalmente disconnessi dalla loro controparte virtuale e di quest’ultima, inoltre, si analizza in modo negativo la bassa redditività. Tuttavia, come abbiamo visto in altri post, il negozio fisico e l’ecommerce sono complementari: uno aiuta l’altro e viceversa. L’ecommerce aiuta ad ottimizzare l’operatività del negozio fisico, mentre quest’ultimo rende più facile l’approccio alla vendita. Un esempio di complementarietà è la possibilità, data da molti ecommerce, di ritirare in negozio l’oggetto acquistato online.

Secondo alcuni detrattori però, la vendita online può far perdere allo store tradizionale il contatto con il cliente. Ma a mio avviso può anche avvicinarlo: pensiamo ad esempio ad una buona campagna marketing che diventa virale nei social: con poche spese si può far conoscere il prodotto ad un pubblico che magari non sarebbe entrato nel negozio fisico. A volte invece si tende a considerare una minaccia il negozio tradizionale: esso sarebbe un insieme di costi che intaccherebbero il successo dell’eshop, ma in realtà è una risorsa che spesso permette di accontentare un diverso tipo di clientela.

Quello che spaventa i piccoli rivenditori è anche la presenza sul mercato di colossi della vendita online. È comprensibile che non se la sentano di competere con grandi marchi, ma questo non dovrebbe scoraggiarli. Tutto infatti si basa su una buona strategia e sui prodotti di nicchia, che possono non essere reperibili nei grandi store online. Ecco dunque, dove potrebbe essere un’interessante sbocco sul mercato.

Insomma, se si è veramente convinti di possedere un prodotto giusto per la vendita online, questi pregiudizi possono essere facilmente smentiti. Sarebbe un peccato rinunciare ad un’opportunità di guadagno solo per “sentito dire”, non credete anche voi?

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