Registrazione domini: registry, registrar e registrant

Ti stai avvicinando al mondo della registrazione domini e hai già incontrato la prima difficoltà: tutti parlano di registry, registrar e registrant, ma nessuno spiega bene cosa significhino i tre termini e la loro assonanza rischia di creare confusione ogni volta che leggi qualcosa di specifico sull’argomento.

Per questo ho pensato a un modo che ti aiuti a comprendere quale sia la differenza fra il registry (puoi anche trovarlo scritto nella sua forma plurale come registries), il registrar e il registrant per svelarti l’arcano che si cela dietro le tre R che regolano il mondo della registrazione domini.

Cercando di ragionare su un’analogia che ti aiutasse a capire la differenza fra i tre ruoli, mi è venuto in mente l’esempio di un’autostrada.

La registrazione domini come l’autostrada del web

Come ben sai, dietro a ogni autostrada, c’è una società che si occupa di costruirne i tratti nuovi, di manutenerla e di tenere traccia di tutti i tratti interrotti, chiusi o sottoposti a manutenzione. Allo stesso tempo, l’accesso all’autostrada è regolato da caselli autostradali che possono essere di proprietà della società stessa che gestisce l’autostrada, ma anche dati in appalto a società terze che si occupano di riscuotere per conto della società autostradale il pedaggio dei veicoli. Infine, ci se tu, che con la tua automobile chiedi accesso al casellante per percorrere il tratto di autostrada che ti permette di giungere dove il futuro ti aspetta.

Nell’ambito della registrazione domini funziona allo stesso identico modo.

Registrazione domini: il registry

Per ogni estensione a dominio (ccTLD o gTLD che sia), c’è un registry o registro, ossia una società o un ente che detiene il potere e i diritti per una e una sola determinata estensione, ne mantiene l’ordine e si occupa di gestire il database dei nomi a dominio assegnati per quella determinata estensione.

È il registry che profonde tutti gli investimenti necessari per il mantenimento dell’estensione a dominio e dell’associazione fra gli indirizzi numerici e il nome a dominio. Il ruolo del registry è paragonabile a quanto la società autostradale fa con i suoi percorsi stradali.

In Italia, ad esempio, il ccTLD .it è mantenuto dal NIC o Registro.it, che rappresenta il registry per l’estensione .it e fa capo alla divisione “Istituto di Informatica e Telematica” del CNR di Pisa. Il registry per il .eu è EURid, per il .com è l’americana Verisign.

Registrazione domini: il registrar

Ogni registry accredita poi una serie di registrar, ossia una serie di aziende private a cui è permessa la rivendita dell’assegnazione dei nomi a dominio di secondo livello facenti riferimento all’estensione TLD di competenza del registry.

Il registrar ha più o meno la funzione del casellante: raccoglie dall’utente la richiesta di accesso, chiede il pagamento e notifica al registry l’uso delle sue risorse. In pratica, il registrar è l’anello che congiunge l’utente al registry di riferimento per quella determinata estensione. Per diventare registrar, bisogna farne domanda al registry di competenza, assolvere alcune garanzie e sottoscrivere un contratto di condotta che prevede il pagamento di una quota associativa.

Se il NIC è il registry per i domini .it, Artera è il registrar per la medesima ed è accreditata dal NIC a rivendere l’assegnazione dei nomi a dominio .it. La stessa cosa vale per EURid, infatti Artera è registrar certificato anche per i domini .eu.

Normalmente, il registrar compone la propria offerta di registrazione domini arricchendola con altri servizi, come la gestione DNS, i servizi email, quelli hosting o di site builder e via discorrendo. Non è neanche raro trovare situazioni in cui i registrar siano aziende specializzate nella sola registrazione domini per diverse tipologie di estensioni, lasciando ad altre imprese le attività collaterali come quelle di hosting. In questo caso, gli hosting provider offrono pacchetti completi con la registrazione domini appoggiandosi a registrar esterni.

Registrazione domini: il registrant

Infine, c’è il registrant: chi richiede la registrazione di un nome a dominio, trasforma il nome a dominio stesso da un’ipotetica assegnazione a una tangibile presenza sul web. Il registrant sei tu che con la tua automobile chiedi l’accesso all’autostrada del Web al casellante.

In qualità di registrant, chiedi al registrar l’assegnazione di un nome a dominio, il registrar la inoltra al registry che vaglia le condizioni per l’assegnazione. Se tutto è in regola, il nome a dominio viene intestato al registrant, cioè a te, che ne diventi il proprietario e puoi vantarne i diritti secondo le disposizioni legislative e per i tempi dettati dal contratto di servizio che sottoscrivi (la maggior parte dei casi per un anno, salvo rinnovo).

Registry, registrar e registrant possono coincidere

Ora che hai finalmente capito la differenza fra registry, registrar e registrant, voglio farti notare che vi sono dei casi in cui questa distinzione non è così netta e vi può essere coincidenza fra due o tre dei ruoli citati.

Ad esempio, nel caso del nome a dominio artera.it, il registrant è la società Artera Srl, ma guarda caso, anche il registrar è lo stesso, proprio perché all’azienda è concesso di effettuare registrazione domini per conto del registry italiano, ossia del NIC. In questo caso, quindi due dei tre ruoli di cui ti ho parlato fino a ora coincidono perfettamente.

Con l’avvento delle nuove estensioni a dominio nTLD, rilasciate di recente dall’ICANN, vi può essere anche la coincidenza di tutti e tre i ruoli, per cui il registry può fungere anche da registrar e registrant senza infrangere alcun regolamento.

È il caso della registrazione domini associata all’estensione .book. Questa nTLD è garantita da Amazon in qualità di registry, ma Amazon sta pianificando di distribuire questa nTLD in modo selettivo ad alcune parti della propria rete. Questo significa che tutti i domini specifici con estensione .book saranno di proprietà di Amazon, che quindi acquisisce anche il ruolo di registrar e di registrant.

Questi esempi sono dei casi limiti, che confermano comunque l’esistenza di tre ruoli che insieme rendono funzionale e sicura la registrazione domini sul Web.

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