I fattori di ranking 2015 dalla tavola periodica SEO più famosa

Per capire quali sono i fattori di ranking 2015 leggo sempre la tavola periodica SEO proposta da Search Engine Land: la stampo e la appendo davanti alla mia scrivania per non dimenticarne mai il contenuto. È uscita a giugno e siete ancora in tempo per capirla e non dimenticarla, magari anche chiedervi criticamente se ci siete oppure no, rispetto alla vostra esperienza sul campo.

fattori di ranking 2015

E come si legge? Ve la ricordate l’odiata, almeno per me, tavola periodica di chimica? Non cambia molto… vediamo un po’ come funziona (se volete, potete scaricarla dal sito di Search Engine Land in versione PDF, bella nitida).

I colori dei fattori di ranking sono tre:

  • BLU ad indicare gli elementi che possiamo controllare;
  • VERDE per elencare ciò che non è sotto il nostro stretto controllo>;
  • ROSSO sono le violazioni che dobbiamo evitare o che non sono dovute da noi ma che ugualmente devono essere evitate.

Ogni colonna definisce dei sottogruppi per argomento:

  • C – Content,
  • A – Architecture,
  • H – HTML,
  • T – Trust (affidabilità),
  • L – Links,
  • P – Personal (come ognuno di noi vede i risultati di ricerca, la SERP),
  • S – Social.

L’elemento è composto da due lettere: la prima, in maiuscolo, è l’iniziale del sottogruppo, la seconda specifica di quale aspetto si tratta. Per esempio “Cq”, sta per “Content” e “quality”, quindi sarà relativo alla qualità dei contenuti.

Per capire il peso di ogni fattore di ranking potete valutare:

  • la scala cromatica: più scuro è il colore, maggiore è la rilevanza del fattore;
  • il numerino in alto a destra (se non avete problemi di vista come me): da +3 a +1.

Io la utilizzo anche come personale check list: è la mia scaletta per la presentazione di un progetto e in ugual modo la utilizzo quando devo effettuare un’analisi SEO.

A destra e a sinistra della tavola periodica dei fattori di ranking vengono elencati tutti gli elementi con le rispettive domande che dovrebbero aiutarci a capire se ci stiamo muovendo correttamente in questo complesso mondo.

ATTENZIONE: sono indicazioni, le variabili sono sempre tantissime, non dimentichiamo che non siamo soli nel web, ma sicuramente il vantaggio c’è e va sfruttato.

Ora, se vogliamo essere al top sostanzialmente:

  1. Cq – dobbiamo avere contenuti di qualità;
  2. Cr – le keywords del vostro sito devono corrispondere alle parole che le persone cercherebbero;
  3. Ac – il motore di ricerca deve scansionare le pagine che vengono poi inserite nelle librerie (ovvero indicizzate) con facilità e nel più breve tempo possibile;
  4. Ht – i tag title vanno inseriti e devono contenere la parola chiave, una banalità ormai ma vi assicuro che in giro ci sono tantissimi siti che non ne tengono minimamente conto;
  5. Ta – lavorate perché il vostro sito acquisti autorità, attraverso la condivisione dei vostri contenuti, la presenza di link naturali verso di voi, commenti alle vostre pagine e qualsiasi altro fattore che aumenti la vostra authority;
  6. Lq – i vostri links devono essere reali, concreti e devono esistere perché hanno un nesso con i contenuti presenti, chi vi propone dell’altro vi vuole male;
  7. Pc – ricordate che le ricerche sono ormai molto personalizzate, come minimo scrivete sapendo che se volete essere cercati da italiani dovrete attenervi a parlare l’italiano, usando correttamente sostantivi, verbi, avverbi e addirittura scrivendo modi di dire, proverbi e frasi gergali comuni;
  8. Pl – se potete sfruttate la località in cui si trova l’esercizio sia inserendola tra le parole chiave, sia lavorando a tutte le strategia local possibili, perché la personalizzazione è davvero profonda;
  9. Ph – lavorate perché le persone visitino il sito e vi seguano sui social;
  10. Vp – non pagate i link, evitate di credere che tanti link = super ranking: state solo facendo arrabbiare gli spider e tanto;
  11. Vl – no spam, no utilizzo di software automatici che vi aiutino a buttare “anchor text” su forum e blog altrui, non ammazzateci con questo tipo di pratica perché Penguin ammazzerà voi penalizzandovi pesantemente;
  12. Vc – no cloaking, ovvero evitate di creare simpatici giochini di prestigio: mostrare all’utente delle pagine e crearne delle altre parallele, più o meno occultate a noi essere umani. Si chiama specchietto per le allodole e se per un primo periodo vi sembrerà di aver vinto alla lotteria, appena gli amici algoritmi vi troveranno ve la faranno pagare molto cara.

Io vi ho enunciato solamente i fattori di ranking 2015 che hanno punteggio pieno, ma mi spiace dirvi che dovrete tener conto anche dei restanti 25 per poter davvero aver svolto i compiti per casa.

Provate a verificare come vi state muovendo con i vostri siti e fatemi sapere se ci siete!

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