5 modi di convincere il cliente a scrivere contenuti SEO oriented

Abbiamo parlato molto del nuovo aggiornamento di Google ma ora voglio fornirvi 5 modi di convincere il cliente a scrivere contenuti SEO oriented. La difficoltà, molto spesso, è veramente far comprendere l’importanza di essere sul web per farsi trovare.

Fermo restando che la struttura del sito deve essere per lo più perfetta e parlo di html, css, javascript, server (nel mio caso sto tranquilla visto per chi scrivo – momento pubblicità) e tanti altri elementi che poco hanno a che fare con i contenuti, è fondamentale che si scriva per l’algoritmo senza mai dimenticare l’utente.

Di seguito le azioni che convinceranno il cliente a scrivere contenuti per la SEO ma, anche a cambiare il modo di affrontare il lavoro nel web. Mi raccomando, perché si strappi le vesti e inverta la rotta, dovete metterle in pratica tutte e cinque.

1. Preparate loro un report di visibilità organica

La concretezza sarà la vostra arma vincente. Ci sono moltissimi strumenti di analisi, anche in versione free, che possono esservi di aiuto. Non serve fornire miriade di dati ma concentratevi su:

  • visibilità organica;
  • numero di visite mensili;
  • parole chiave per le quali sono posizionati.

Di fronte a questi 3 dati sarete quanto meno sicuri di aver messo nero su bianco la loro situazione.

Un articolo che potrebbe essere d’aiuto: “Come elaborare un’analisi SEO professionale”.

2. Analizzate i loro competitors

Chiedete di fornirvi la lista di quelli che loro sanno essere la loro concorrenza, verificate se anche online questo è reale e valutateli. Anche in questo caso ci sono tool che fanno al caso nostro.

Fate vedere loro come si muovono sul mercato e non solo in termini di SEO, quindi preparate una relazione che metta loro di fronte all’evidenza:

  • differenza di posizionamento;
  • attività di inbound marketing presenti;
  • eventuali piani editoriali legati ai social;
  • presenza di advertising.

3. Preparate una relazione su Google Panda & Co.

C’è chi mi dice che non capisce perché esistano persone come me. La percezione è che essere primi nei motori di ricerca è fortuna, magia o quant’altro. Lungi da me dire che solo grazie al mio intervento scalzerò i primi in classifica sempre e comunque. Non lo so io e non può saperlo nessun esperto SEO.

Chi ci chiama, inoltre, non è GIUSTAMENTE tenuto, a capire con quale logica un risultato è più in alto nella SERP di un altro. Aiutiamolo a fare questo passo acculturandolo.

Ci sono infiniti articoli ma, soprattutto, infografiche che riassumono i passi principali della storia di Hummingbird, Pigeon, RankBrain, Core Ranking Algorithm, eccetera. Accompagnate il tutto con una semplice spiegazione di cosa accade se non ci curiamo di chi ogni giorno scansiona il sito per poterlo valutare.

4. Portate case history di successo di fonti autorevoli

Posso dire che noi italiani dobbiamo vedere per credere? È davanti ad un portfolio che ci arrendiamo.

Dovete raccogliere prove inconfutabili o molto solide di grandi esperti che sanno il fatto loro. Ci sono svariati articoli che presentano case history e che parlano dei risultati ottenuti nel momento in cui si sono introdotti contenuti, testi, immagini ottimizzate e si è studiata una strategia di content marketing. USATELI.

E monitorate il vostro operato. Chiedete a chi ha già lavorato con voi di lasciarvi un account di Google Analytics e Google Search Console, fate in modo che questi siano presidiati e possano darvi dei dati importanti, date consigli per aumentare le performance ottenute e fateli diventare i vostri cavalli di battaglia.

5. Non partite in quarta: content marketing sì ma con calma

Preparate la strategia che ritenete migliore ma non esagerate: tempo, risorse e soldi devono essere il primo pensiero. Il modo migliore per bloccare uno scettico è proporre la luna e non sapergli stare dietro.

Il processo dovrebbe essere sempre PDCA (Plan Do Check Act):

  1. pianificate la digital strategy pensando in piccolo;
  2. partite convinti e perseveranti;
  3. attraverso il monitoraggio e l’analisi valutate i passi successivi;
  4. correggete gli errori e ripartite.

Io sono convinta che così potrete riuscire a far scrivere contenuti SEO oriented e magari anche conquistare più spazio per il web marketing dell’azienda che seguite.
In bocca al lupo!

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