Cosa non fare per una corretta strategia di link building

La link building è quella tecnica che ci permette di aumentare i link verso l’indirizzo internet del nostro sito, o di una particolare pagina del del nostro sito. Spesso quella che è una strategia ben delineata, porta effettivamente a farci conoscere.

Se dovessimo spiegare bene cos’è la link buinding, potremmo immaginare come una sorta di “indicazione” per il nostro sito: il sistema è lo stesso di quando si mettono dei cartelli stradali per dare un’informazione turistica.

Tuttavia questa tecnica, ancora molto utilizzata, non è priva di rischi. Per prima cosa infatti, dobbiamo tenere conto che Google non è sempre benevolo nei confronti di quei siti che usano la link building, quasi come spam. L’algoritmo Google Penguin infatti è sempre stato severo con la manipolazione tramite anchor text e con i network di link. Con l’ultimo update dell’algoritmo, Google vorrebbe bandire dalle SERP questi stratagemmi (se fuorvianti) o penalizzarli.

Cosa dobbiamo quindi evitare, in una strategia di link building? È vietato, ad esempio, l’utilizzo di programmi automatizzati che generano link random perché questo equivarrebbe a generare spam. Inoltre, se è buona norma non piazzare il nostro indirizzo web a caso (come un segnale stradale che indica Roma al Polo Sud), è vero anche che visitare forum o blog altrui per piazzare il link che ci interessa, è un comportamento scorretto e penalizzante.

Attenzione anche a cosa pubblichiamo sul nostro sito! È meglio che i link in uscita dal nostro sito non portino a contenuti che non hanno correlazione con quello di cui stiamo parlando, che portano a pagine vuote o che portino a siti spam.

Non focalizziamo la nostra strategia solo sulla home page. Quando intendiamo affrontare seriamente la link building, dovremmo far si che i link in ingresso portino non solo alla home page del sito, ma anche a pagine interne e schede prodotto.

Per quanto riguarda l’acquisto di link da altre aziende, anche se specifiche per il prodotto che vendiamo, il discorso si fa serio. Sarebbe preferibile evitare anche questo stratagemma in quanto Google Penguin è sempre pronto a sanzionarci e non possiamo sapere se quella determinata azienda ha venduto link anche al nostro competitor! Se invece abbiamo puntato sulla creazione di contenuti come ad esempio un guest post per inserire il link della nostra azienda, è bene fare attenzione a ciò che scriviamo. Proporre lo stesso post con qualche parola cambiata a diversi blog non va bene perché risulterà un contenuto duplicato e quindi penalizzato. Produciamo piuttosto meno articoli, ma diversi tra loro e con un contenuto interessante.

Non dimentichiamo il potere dei social network! Piazzare il link sotto un’immagine accattivante del nostro prodotto potrebbe essere la mossa vincente per ottenere maggiori visualizzazioni ed incrementare le vendite. Inoltre Google potrebbe percepire come spam la ricezione di contatti per il nostro sito solo da link esterni, meglio quindi riceverne anche dai social.

Avvertenza: il link deve essere posizionato all’interno di un contesto “sano”, nel senso che deve essere lì perchè significa qualcosa. È perfettamente inutile includere in un testo che parla di tutt’altro il nostro indirizzo web: non è user-friendly, non verrà cliccato e sembrerà spam. Se lo facciamo, facciamolo bene: mai come in questo caso, la strategia di link building deve essere fatta con la massima cura.

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